ANN-TITLED

Non sono ubriaca sono piena di angoscia

L'installazione è stata esposta alla Quinta Rassegna di Arte Contemporanea Artika Eventi alla Casa dei Carraresi di Treviso dal 5 al 13 Settembre 2015


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L’idea di ANN-TITLED nasce da un commento ad un episodio dell’antico testamento, nel primo libro di Samuele, in cui si narra di come Anna, la madre di Samuele, mentre disperata prega al tempio di Gerusalemme viene scambiata per ubriaca dal sacerdote Eli che cerca di scacciarla. Nel commento la risposta di Anna viene riassunta come “Non sono ubriaca sono piena di angoscia”.
La poetessa Alda Merini può probabilmente essere presa a paradigma di donna il cui spirito di indipendenza ed angoscia di vivere è stata scambiata per ubriachezza facendola bollare come malata di mente e per questo facendole subire qualsiasi tipo di violenza, dalla fisica alla psicologica a quella sessuale.
Un rapporto dell’ISTAT pubblicato a giugno 2015 ci dice come ancora oggi il 31,5% delle donne italiane fra i 16 e 70 anni ha subito negli ultimi 5 anni un episodio di violenza in quanto donna. Se ci guardiamo attorno qui, in questo momento, una su tre delle donne che ci stanno vicino ha subito una qualche forma di violenza. Potrebbero essere donne o ragazze sconosciute, amiche o familiari.
Se mi guardo attorno io, a casa, vedo tre donne al mio fianco.
Camilla ha letto una raccolta di poesie di Alda Merini fra le quali ha scelto alcune che l’hanno colpita in particolar modo e le ha quindi trascritte, spezzandole in versi, sulle carte di un mazzo da poker: Alda Merini è una donna che ha pagato in prima persona, anche con il proprio corpo, il fatto di essere donna; Camilla è una bambina che sta diventando ragazza e che ogni giorno lotta anche con il proprio corpo che cambia nel percorso che la porterà ad essere donna.
Le carte da gioco sono quindi sparse assieme ad un altro mazzo sul fondo di una serra. Le regine prese dai due mazzi sono a loro volta sparse ma accartocciate, strappate e bruciate. Tre re, pescati a caso dai due mazzi, si alzano intorno. I QR codes riportati sul loro dorso, se inquadrati, rimandano a contenuti web ed a una traccia audio montata con la voce di alcune decine di giovani donne che ripetono la frase “Non sono ubriaca sono piena di angoscia”. La piccola serra sta a rappresentare il tempio di Anna, ma anche come gran parte degli episodi di violenza sulle donne si consumi fra le mura domestiche. Allo stesso tempo, in quanto serra, ha in sé un significato di crescita, rinascita e vita e diventa quindi un elemento di buon auspicio e positivo.
L'utilizzo di QR codes e pagine web mobile friendly non è solo l'identificazione di un linguaggio e di un media vicini al vissuto quotidiano di Camilla, è anche un estendere l'opera oltre i limiti dell'installazione stessa, farla muovere con lo spettatore che può portarla con sé dentro e fuori i limiti dello spazio espositivo.
Un’installazione untitled in origine, senza titolo: senza titolo anche perché forse noi non abbiamo alcun titolo per parlare di questo. Per assonanza è diventata poi Ann-titled, intitolata e dedicata ad Anna che non si è lasciata scacciare dal tempio ma ha reagito e gridato tutto il suo dolore.
Le tracce audio utilizzate per il montaggio sono state raccolte con il registratore di un cellulare ed in parte tramite note audio inviate con WhatsApp. Il montaggio audio è stato effettuato da Camilla utilizzando un programma di editing audio free, Audacity ed anche le pagine web le ha ottenute modificando template gratuiti mobile friendly distribuiti con Bootstrap arricchendole con i contenuti scelti e le immagini.